Il volume analizza l’opera di Andrea Meldolla detto Schiavone partendo dalla formazione artistica per concludersi con le grandi commissioni degli anni ’50 che lo videro operoso fino al 1563, anno della morte. La sua storia pittorica e di prolifico disegnatore, è qui tratteggiata in filigrana rispetto alla carriera da incisore. Attraverso il corpus di stampe che si conserva nelle collezioni romane, si è letta una esperienza di sperimentazione tecnica e di innovazione formale che fa assurgere lo Schiavone a protagonista della storia dell’incisione italiana, riportando alla luce l’unica lastra, ad oggi conosciuta del Meldolla: un rame con una Natività dal Parmigianino, conservata nelle collezioni dell’Istituto Centrale per la Grafica di Roma che chiarisce in modo definitivo i punti relativi alla sua pratica incisoria. Francesca Di Gioia è docente Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, già docente a contratto di Storia dell’Arte Moderna presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Foggia. Si è laureata cum laude in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università “S. Orsola Benincasa” di Napoli, discutendo una tesi su “Le stampe di Andrea Schiavone nelle collezioni romane”. Si è specializzata in incisione (bulino) presso l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma ed ha conseguito il Diploma di Biblioteconomia presso la Scuola della Biblioteca Apostolica Vaticana (A.A. 2010/2011). Attualmente è ricercatore indipendente presso il Centro Branca della Fondazione “Giorgio Cini” di Venezia con un progetto di ricerca sulla produzione incisoria dello Schiavone. È stata docente incaricato di Arte Sacra e di Museologia presso la Facoltà Teologica Pugliese (sede di Foggia). Ha dato alle stampe: Invenit, delineavit et sculpsit. Per un approccio alle Arti Grafiche (Edizioni Il Castello, 2012); Vissi d’arte. Cinque anni di penna appassionata (Edizioni del Rosone, 2012); Profeti e Sibille. Capolavori dell’arte italiana (Edizioni Il Castello, 2014). È giornalista pubblicista e cura un blog di Storia e Critica d’Arte per “Il Mattino di Foggia”. È autrice di articoli e saggi pubblicati su riviste specialistiche nazionali, e dei monologhi teatrali: “MicH A El!” sulla vita di Caravaggio e “Rerum magna parens timuit” sulla vita di Raffaello. Ha partecipato a numerosi convegni e simposi di storia dell’arte. Ha partecipato al convegno internazionale di studio su “Scipione l’Africano” (Academia Belgica, Roma, 2012) con un intervento su “La fortuna critica dei Trionfi all’antica nelle stampe rinascimentali”, e al convegno di studio “Scrittura e Potere” con una relazione dal titolo “Emblemata: segni e simboli elle carte della stamperia Camerale” (Biblioteca di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, 2015). L’articolo “Andrea Schiavone: la lastra ritrovata” è stato pubblicato dalla rivista Grafica d’Arte; su Art&Dossier è apparso un suo contributo.