Agli anni di piombo, la grande metafora usata per raccontare in modo negativo gli anni settanta, Erri De Luca contrappone la visione degli Anni di rame. Perché il rame? Perché questo materiale permette come nessun altro la connessione, la possibilità dello scambio, della comunicazione e infine della parola. Gli anni settanta quindi come anni di grande comunicazione e di vibratile connessione tra gli esseri umani. Una fase straordinaria della nostra storia collettiva. Un decennio di grande felicità e di libertà. È da quell’humus vitale, da quel respiro collettivo, da quel sentire concreta la possibilità di un altro mondo, che Erri De Luca trae ancora ispirazione. Perché sono desideri, quelli provati in quegli anni, che si sono iscritti in modo profondo nell’animo di quegli uomini e donne che hanno attraversato da protagonisti quella stagione. In questo libro sono raccolti diversi testi di Erri De Luca, tutti a loro modo inequivocabilmente politici. Accanto a La parola contraria, il testo scritto in relazione alla vicenda in cui l’autore è stato processato per la solidarietà al movimento No Tav in Val Susa, trovano posto le sue considerazioni a margine del processo e infine le sue emozioni politiche oggi, in una fase in cui la sinistra sembra proprio aver perso ogni legittimità politica nel paese. I quattro testi raccolti in questo libro sono due inediti, A processo in corso e Sentimenti politici di un cittadino (nuova prefazione a Senza sapere invece), oltre ai già pubblicati Senza sapere invece e La parola contraria.