È un’elegante compostezza quella che si sviluppa tra le pagine della raccolta di Reniel Alí Ramírez Herrera, l’autore della presente opera, Castello di solitudine, un vero e proprio sentimento espressivo che accompagna le parole, anzi, le avvolge in un manto accogliente che valorizza ancor di più una parola che ci entusiasma fin dalle prime righe. «C’è un rapporto molto stretto tra i sensi e l’esercizio poetico. I primi nei confronti del secondo svolgono il ruolo di ponte»: sensi ed esercizio poetico, Reniel Ramírez punta l’attenzione fin da subito, nella sua introduzione, su questi due elementi e, in particolar modo, l’espressione esercizio poetico ci proietta verso una realtà fatta di allenamento costante, delicata attenzione ad un lavoro continuo sul fare poesia, che ci arriva benissimo nella leggiadria dei versi, una leggerezza che contrasta con una scelta semantica forte, d’impatto, frutto – appunto – di dedizione, concentrazione e costanza.Reniel Alí Ramírez Herrera, S.F. (1993) è nato a San Cristóbal (Venezuela). Religioso sacerdote dei Figli della Sacra Famiglia, istituto fondato da San Giuseppe Manyanet in Spagna nel 1864, nel 2017 ha conseguito il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Nel 2019 ha conseguito la licenza in Teologia con specializzazione in formazione vocazionale presso la Pontificia Università Gregoriana. Attualmente è un dottorando nella medesima università e assistente del Centro San Pietro Favre, per i formatori al sacerdozio e alla vita consacrata. Dopo la sua ordinazione sacerdotale (Roma, 2020) è destinato alla Chiesa di Santa Bibiana agli Orti Liciniani (Roma), dove attualmente lavora come rettore. Ha pubblicato due raccolte di poesie, Soffio e parola, e se i versi sapessero d’infinito? (2020) presso Effatà editrice e Silencio inconcluso (2021) presso Esepé ediciones (Madrid). Inoltre, con Edizioni San Lorenzo, ha pubblicato il volume Cristo modello di relazione. Indicazioni per la formazione dei consacrati (2021).