In De Roberto non è presente solo una forte inclinazione verista e naturalista. La prosa è unica e personale. La sua produzione ancora oggi appare moderna e attuale.Tutto ciò è ben sintetizzato nella raccolta di novelle Documenti umani, pubblicata a Milano nel 1888. Il titolo allude evidentemente al multiforme campionario di personalità e comportamenti, fotografati e immortalati per sempre dall’autore. Entriamo così nel mondo umile e contadino delle campagne, ma soprattutto in quello dell’alta società siciliana, ormai al tramonto. In quattordici racconti viene, dunque, descritta dall’interno una casta in declino e la sua quotidianità rarefatta e vacua, scandita solo da ricevimenti, corrispondenze amorose, duelli. Non manca, però, la nuova classe emergente, vale a dire la borghesia, intenta a soppiantare la rivale aristocrazia. Allo studio sociologico si unisce inoltre un’attenta e profonda analisi psicologica.De Roberto ci regala, quindi, con stile vario e mai noioso preziose istantanee di realtà e di vita sociale, politica e storica.Federico De Roberto nasce a Napoli il 16 gennaio 1861.Scrittore vicino al verismo e alla poetica naturalista, pubblica varie raccolte di novelle e alcuni romanzi, tra i quali I Viceré (1894) la sua opera più famosa e L’Imperio, rimasto incompiuto.Muore a Catania il 26 luglio 1927.