Quando Lucy Adams piomba nelle «Tombe», la centrale della polizia newyorkese, per denunciare la sparizione della sorella e del figlio, il detective Timothy Wilde non può lontanamente immaginare che cosa con quel caso andrà a scoperchiare. Setacciando i bassifondi della città, invasi in quegli anni da torme di immigrati irlandesi ridotti alla fame, e infilandosi nei salotti degli affari e della grande politica, Timothy e il fratello Valentine scopriranno un’orribile tratta di persone, e un inestricabile intreccio di corruzione, violenza e razzismo. «Un romanzo spettacolare». Gillian Flynn «Il giorno in cui le accadde il peggio - e con «peggio» intendo quella tragedia, quell’atrocità oltre ogni limite di sopportazione che per impedirla moriresti, per impedirla uccideresti - Lucy Adams stava lavorando in un negozio di fiori, e sistemava rose di serra scarlatte e arancioni i cui colori avrebbero fatto sfigurare un tramonto di mezza estate. Quanto poco venni a sapere di lei, il giorno che la conobbi. Drammaticamente poco. I dettagli sarebbero venuti in seguito. Molto dopo la volta in cui le dissi che io, Timothy Wilde, stella di rame numero 107 e difensore di chiunque diavolo mi paresse, avrei rimesso tutto a posto».