L’alchimia è generalmente definita come arte o scienza della trasformazione o trasmutazione delle cose. Questa definizione è soddisfacente ma non è del tutto esatta perché, a partire dal tardo Medioevo, i testi di alchimia contengono una gamma molto ampia di temi e argomenti. Negli scritti alchemici più completi si possono individuare tre attività differenti ma collegate tra loro: la ricerca della pietra filosofale (lapis philosophorum), che si riteneva capace di trasformare i metalli vili (per esempio ferro, rame, piombo, stagno) in metalli nobili, cioè argento e oro (la trasmutazione); la preparazione di un elisir di lunga vita; la purificazione e la maturazione spirituale dell’operatore alchimista. Questa crescita materiale e spirituale era illustrata attraverso simboli e immagini di difficile comprensione, ossia di tipo ermetico.