Nel 1862 lo storico, filosofo e libero muratore francese Jules Romain Barni, rifugiatosi in Svizzera per via delle sue posizioni politiche liberali e per la sua opposizione al colpo di stato di Luigi Napoleone Bonaparte, tenne a Ginevra, nell’ambito di un corso pubblico di cui fu promotore e relatore, un ciclo di dieci lezioni dedicate ai Martiri del Libero Pensiero. In tali preziose lezioni, che vennero pubblicate in Italia nel 1869, è raccolta la storia di numerose figure che, in epoche diverse, soffrirono di persecuzioni, in alcuni casi giungendo fino al martirio, a causa delle loro idee o per difendere la libertà di esprimerle; figure come Socrate, Ipazia di Alessandria, Tommaso Campanella, Giordano Bruno, Galileo Galilei, Jean Jacques Rousseau, Jan Huss e molti altri. Le Edizioni Aurora Boreale ripropongono oggi il testo della mirabile lezione che Barni tenne su Pierre de la Ramée, il grande filosofo antiaristotelico francese convertitosi al Calvinismo, a lungo perseguitato per le sue idee innovative e rivoluzionarie e barbaramente ucciso dai sicari del famigerato Duca di Guisa il 27 Agosto 1572 nella tragica strage di San Bartolomeo.