Dieci poeti e autori di prose brevi capaci di parlare di precariato, lavoro, crisi, amore, di sesso, contatto e incomunicabilità, di ubriachezza, disillusione, di stelle e di piccoli animali che ci perseguitano, consolano e somigliano. Con i piedi sulle spalle dei modelli classici e la punta delle dita nel rap. Come schiavi nelle piantagioni di cotone che alzano la testa e intonano il loro gospel. (Silvia Lombardo, curatrice del volume)