Attraverso un vaglio minuzioso e fermo di tutte le falle, le incrinature, i compromessi al ribasso, che costituiscono le nostre esistenze di individui privati, Ramonda comincia a costruire una mappa della nostra prigionia, ma ciò non è evidentemente slegato con i desideri e le possibili strategie di fuga. Misurando, insomma, l’entità delle nostre gabbie, egli anche valuta le nostre capacità di sfuggire ad esse.(Dall’introduzione di Andrea Inglese)